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Tra le numerose tecniche di analisi multivariata, il posto di decano spetta all'Analisi Fattoriale. Ai primi del Novecento, lo psicologo Charles Spearman, lavorando sui test di intelligenza, pensò che le correlazioni osservate tra le variabili potessero essere interpretate come effetto di una comune dipendenza da una variabile sottostante, che egli chiamò fattore. Questo fattore doveva essere messo in evidenza da un'opportuna tecnica di analisi della matrice di correlazione. Da allora molta strada è stata fatta nello sviluppo statistico di questa tecnica; molto utilizzata nelle scienze sociali, soprattutto da psicologi e sociologi, resta però una delle tecniche più difficili da padroneggiare. Questo libro, scritto da due ricercatori sociali, si rivolge agli studenti, soprattutto di corsi di laurea magistrali e dei dottorati, ma anche a ricercatori che si avvicinano per la prima volta alla tecnica. Senza rinunciare al rigore e a un certo grado di formalizzazione, si è cercato di rendere comprensibili le potenzialità dello strumento e alcuni problemi in cui ci si imbatte tipicamente quando si esplora il mondo delle variabili latenti, ossia di proprietà non osservabili direttamente.